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Un matrimonio nella chiesa del Verano

Praticamente mi sono sposati a 19 anni nella chiesa dei Santi San Lorenzo fuori le Mura, nel piazzale del Verano. Era l’8 gennaio, aveva nevicata a Roma il 6 gennaio. Quindi una sposa particolare si dice romana, sposa bagnata, sposa fortunata.

Ma io la neve? Vabbè, non lo so, però non mi posso lamentare veramente. Un una vita bella? Sì. Sì, perché mia mamma avrebbe voluto Santa Francesca Romana.

Tu hai deciso il matrimonio al Verano?

Chiese un po’ molto rinomato, ecc. Però io avevo questo desiderio che anche mia suocera, che non c’era più e che era morta, fosse partecipe anche lei. Quindi è stato un mio desiderio contro la volontà di tutti, perché nessuno voleva sposarsi al Verano, nessuno però per me è stata una decisione e non me ne rammarico. Se tornassi indietro lo rifarei volentieri.

E ho un ricordo bellissimo perché è stata una mia decisione. Perché conoscendo, ma conoscendo i miei parenti, conoscendo io stava verano impazzita. E invece no, L’ho fatto perché ho sentito. Quindi è stata un’emozione bellissima, perché mio marito è stato commosso. Non riuscivamo a calmare le lacrime perché non pensava mai che io entrassi nel Verano. Ho portato i fiori, il mio bouquet da sposa l’ho portata a mia suocera, abbiamo detto una preghiera e poi siamo usciti dal ristorante.

Abbiamo mangiato.

Ci si può sposare dentro al Verano?

Allora dentro non me l’hanno permesso fuori. Ma l’Arci Basilica di San Lorenzo fuori le mura ce l’hanno permesso sposare la. Non me l’hanno permesso. Non ti permetto.

Chi erano i testimoni?

Testimoni erano tutti vecchietti. Per mio marito è il fratello, fratellastro e il cugino. A me era mio zio, zia, sempre che la cosa.

Quando vai al Verano ci pensi?

Mi torna alla stessa giornata che ho trascorso e che sono stata contentissimi prima di aver trascorso in quella maniera, cioè di essere entrata al camposanto e portare il mio bouquet e salutarla anche perché non l’avevo conosciuta in quanto lei è morta quando io avevo quattro anni, quindi non l’avevo conosciuta.

Quindi una persona è morta a 32 anni con tante sofferenze, quindi mi è parso doveroso che fosse presente anche lei. Ha preferito questa cosa. Infatti adesso, quando passo davanti al Verano, alla chiesa di San Lorenzo fuori le mura, mi rimane, oppure dentro mi rimane sempre impresso quel quel giorno, sempre, anche a tutt’oggi.

Che pensi di questo nostro progetto?

Io penso che sia una cosa positivissima. Sì, ma nel senso che allena. E ricordano. E poi ci sono dei momenti che uno rimane felice e contento perché praticamente si ricorda quando stava bene, anche se adesso c’è un po’ più. Di certo non è quella la lucentezza dei vent’anni, però ci adattiamo.

Nel Centro Anziani raccontate tra voi i vostri ricordi?

Sì, è bello ricordare insieme, perché praticamente si ricorda anche per un non un allenamento mentale, allenamento mentale che è molto importante. Infatti qui sono state persone che purtroppo hanno cominciato con l’Alzheimer e noi cerchiamo di aiutarle nel nostro piccolo logicamente, insomma, aiutandole a partecipare con noi delle persone che per esempio, sono molto paurose, hanno delle paure e non solo noi.

Sei tranquilla e cerchiamo di portarli qua per poterli aiutare in certo. Qual modo ha funzionato? Per parecchie, per parecchie persone ha funzionato. Si sono molto aperte a partecipano cose che prima non volevano mai. Mi vergogno di qualche scusa. Vieni partecipi, parliamo, discutiamo. Se ne parla più del meno, logicamente, anche delle nostre, di cose che succedono durante la settimana, la giornata della nostra vita.

Insomma, parliamo anche di quello che si.