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Il soldato tedesco e il brodo di gallina

1940. Sono nata a Roma, qui a San Lorenzo. Negli anni mi è rimasto impresso, diciamo quando ero piccola il tempo della guerra, ma non qui a Roma. I genitori erano originari dell’Abruzzo, a Rocca di Botte, in provincia dell’Aquila, ma siamo ai confini del Lazio. Mi ricordo i periodi quando c’era la guerra, io stavo dai nonni.

Con i bombardamenti, mi portavano sotto al ricovero e la nonna mi prendeva in braccio. E qualcosa dei tedeschi dentro casa, me lo ricordo e avevo appena 3 anni. Appunto mi ricordo un tedesco dentro casa che faceva il brodo al fuoco del camino e voleva che io bevevo quel brodo. M’è rimasto impresso. Mamma me lo dava nella tazza e si gelava e io è chiaro che non lo volevo. Lei mi pregava di bere, di bere…aveva paura.

Questo è rimasto impresso proprio tanto. E in più quando c’era il bombardamento sotto al ricovero c’erano delle cugine più grandi che piangevano e io chiedevo il perché. Questo me lo ricordo proprio perché piangevano…chiaro non capivo. Questo è un ricordo fisso.

Ti ricordi se il soldato tedesco con te era gentile?

Si secondo me non è che faceva niente, soltanto quello, che stava attento al camino per darmi sto brodo e basta, poi il resto non me lo ricordo.

Lui come te lo ricordi?

Niente c’aveva pure l’elmetto dentro casa, seduto alla sedia e davanti al fuoco e basta. Non è che verso di me ha fatto qualche cosa, oppure verso mia madre. Voleva che bevevo sto brodo insomma.

Il brodo com’era?

Oddio che schifo! Penso che lo scaldava continuamente per levare quei grassetti, ma non lo so se l’ho bevuto tutto… non credo. Loro avevano preso questa gallina, l’avevano messa dentro…la chiamiamo la cottora noi, come lo chiamate voi non lo so, con tutte le penne, non l’avevano nemmeno spellato. Questo è quello che melo ricordo proprio vivo. Questo e il pezzo del ricovero ce l’ho vivo. Il resto diciamo anche per sentito dire dai genitori, da mamma. I miei fratelli stavano alla macchia alla montagna. Avevo 4 fratelli, io ero la più piccola. Quando si parla del periodo della guerra quello è quello che mi ricordo principalmente, poi il resto… ho detto ero piccola insomma. Ho saputo anche altre cose che hanno fatto. Avevano messo la pistola addosso a mio fratello, si perché ad uno dei tedeschi avevano rubato un coltellino, dei bambini di 7, 8 anni e qualunque ragazzino lo prendevano di petto. Mia madre, s’è visto questo tedesco con la pistola alla tempia di mio fratello che praticamente non c’entrava niente. Però lì

Io non ricordo altro.