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Il deserto del Sahara, Algeria 1973

Questo mio ricordo avviene negli anni 70. Dal 72 più che altro 73. Ho fatto un viaggio in Africa e soprattutto nel Sahara. È stato un viaggio molto bello e il ricordo indimenticabile è la notte di luna piena nel deserto. C’è un silenzio assoluto, una leggera brezza e la luna piena che illumina la sabbia, che  diventa dorata e una cosa talmente suggestiva che non l’ho mai più scordata.

 

Come mai in Africa?

Sono andata in Africa al seguito di un amico etnologo che andava a cercare di conoscere le poesie orali dei Tuareg. I Tuareg allora si trovavano in Africa, vivevano in piccole oasi in piccoli gruppi e è vera la notizia che sono belli, alti, con gli occhi celesti. Le donne sono molto truccate, sono truccate anche le bambine e ci hanno offerto il tè e siamo stati un po’ con loro. Io non parlavo francese, loro parlavano qualche parola di francese e so che è stato anche quello un momento molto bello e istruttivo. Come posso dire? Emozionante.

Un ricordo del deserto?

Le oasi, che è vero, sono bellissime. C’è una pozza, un laghetto, tutte le palme intorno. Sono tutti ricordi che ognuno si porta dietro per tutta la vita. Parliamo di 50 anni fa, della mia vita.

Le rose del deserto

C’è un paese in Algeria che si chiama Tour e lì ci hanno indicato il posto dove? E nel Sahara, nella sabbia dove avremmo trovato le rose del deserto. E era vero? Io ne ho provate due piccoline ma molto belle. Sa, emergono dalla sabbia, proprio come fiori. È bello, insomma, e per questo ci sono talmente tante cose interessanti. Sono indimenticabili.

I datteri freschi

Posso ricordarmi una cosa che al mercato abbiamo comprato i rami di datteri buonissimi. Dattero fresco. È una cosa squisita, questo mi ricordo.

La spedizione

Eravamo attrezzati molto bene. Erano tre jeep con circa una decina di persone, neanche. E portavamo l’acqua, la benzina. Quindi praticamente avevamo tutto. E un altro ricordo è che per andarsi a lavare nel deserto bastava allontanarsi da venti metri e già non si vedeva più niente. È libera di fare quello che volevi, diciamo la parte più o meno, eccetera. Si, è una cosa strana la visibilità è quella, non non è lontana il deserto, la visibilità.

Il viaggio

È stato un momento, un periodo, questo viaggio molto felice che ho fatto in un momento complicato della mia vita e quindi è servito a tirarmi su il morale.

La sabbia del Sahara

Ma il ricordo più importante è la sabbia del Sahara, quella che sembrava d’oro sotto la luce della luna e nella quale non ci affondava. Devo dire la verità, si camminava abbastanza bene. Le scarpe alte degli stivaletti morbidi al ti. Ci si abitua subito a tutto questo.

Il vento del deserto

Il vento nel deserto non è proprio vento. Per quello che mi ricordo io è una brezza leggera e qui ricordo la brezza della notte della luna piena. Sono tutti momenti indimenticabili, tutte sensazioni indimenticabili. Le cose che ti colpiscono si ricordano anche a distanza di cinquant’anni non te le scordi più.