Gli autori
IL DIPARTIMENTO
Si è costituito il 1° novembre 2018 con la fusione dei Dipartimenti di Storia Culture Religioni e di Storia dell’Arte e Spettacolo. Questa fusione, avvenuta nel quadro della ristrutturazione dell’Ateneo, ha dato luogo ad una unità scientifica e didattica ampia e articolata nell’ambito delle discipline umanistiche e sociali, dal Medioevo all’Età contemporanea: Storia, Antropologia, Religioni, Storia dell’arte, Spettacolo, Storia della scrittura e del libro, Storia del cristianesimo, Egittologia, Lingue e Letterature antiche (quali il copto e il siriaco), Storia dell’Europa Orientale, Valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale, ma anche studi e ricerche sulle culture delle moda, la storia del cinema, i media.
Tale ampia convergenza ha come base comune lo studio dei documenti e delle fonti (scritte, visuali, monumentali, materiali, orali e mediatiche, paesistiche), l’indagine storica, la filologia e l’interdisciplinarità. Elementi qualificanti nell’attività di formazione e ricerca svolta nel Dipartimento sono l’ampiezza geografico-territoriale (Italia, Europa, Mediterraneo, Oriente e Americhe), la prospettiva interculturale e l’impiego di una strumentazione scientifica e tecnica innovativa, anche in collegamento con Progetti ERC e Marie Skłodowska-Curie Fellowships.
Del Dipartimento fanno parte novanta docenti tra professori e ricercatori incardinati in settori scientifico-disciplinari tra loro fortemente interrelati, dalla Storia medievale e dalla Paleografia alla Storia moderna e contemporanea, dagli Studi Etno-antropologici e Storico-religiosi alla Letteratura cristiana e latino-medievale, dalla Storia dell’arte medievale, moderna e contemporanea alla Museologia e alla Critica artistica e del Restauro, dalla Didattica del Museo e del Territorio al Management del patrimonio culturale, dalla Storia del Teatro, del Cinema, della Musica alla studio dei Media.
Oltre a undici corsi di Laurea e di Laurea Magistrale, afferiscono al Dipartimento le Scuole di Specializzazione in Beni Storico-artistici e in Beni demoetnoantropologici; i Dottorati di Ricerca in Storia Antropologia Religioni, in Storia dell’Europa, in Storia dell’arte, in Musica e Spettacolo; diversi Master di primo e secondo livello e Corsi di Alta Formazione, tutti accomunati da un taglio formativo attento all’innovazione e all’apertura internazionale attraverso lo scambio di docenti e allievi.
L’attività didattica e di ricerca dipartimentale si avvale dell’ausilio di strutture quali il MLAC-Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, l’Archivio di Lionello Venturi, l’Archivio Storico Fotografico, il CDSAB-Centro di Documentazione di Storia dell’Arte Bizantina, l’Archivio Gerardo Guerrieri ; nonché delle Redazioni scientifiche delle riviste internazionali di Ateneo “Studi e materiali di Storia delle Religioni”, “Arte Medievale”, “Studi sul Settecento romano”, “Biblioteca Teatrale”, “IMAGO. Studi di cinema e media”
Nella convinzione che gli studi umanistici siano in grado di incidere a fondo anche nella vita sociale e nell’identità culturale del territorio sede della Sapienza, il Dipartimento si fa promotore di iniziative culturali di “terza missione” (attività didattiche e di divulgazione sul patrimonio artistico e storico-letterario, festival, spettacoli, mostre e convegni) in collaborazione con enti e istituzioni di Roma e del Lazio.
IL PROGETTO “PAESAGGI DI CONFINE”
“Modelli di lavoro per una narrazione partecipata” è un progetto di Terza Missione promosso dal Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo (SARAS) di Sapienza Università di Roma. Il progetto intende mettere a punto e sperimentare un modello replicabile di collaborazione tra Università, Terzo Settore e Luoghi della Cultura volto a promuovere forme di dialogo e di confronto tra le (e nelle) diversità, prendendo spunto dal valore storico, estetico e ambientale del patrimonio culturale, nonché dal sentimento di appartenenza che vi si ispira.
Il tema del paesaggio di confine, che viene proposto sulla scorta di esperienze di studio e di collaborazione già esplorate sul territorio ma mai considerate come possibile “strategia per la sostenibilità”, si offre quale contesto ideale per valorizzare identità, letture, interpretazioni che restano per lo più sommerse o incomprese all’interno degli stessi ambienti di vita.
La centralità che il patrimonio assume nel progetto rappresenta il fattore di incontro e lo stimolo di “cura” dei luoghi, capace di generare comportamenti virtuosi e vantaggio sociale, in una prospettiva inclusiva e democratica
Nella cornice di riferimento e dei piani d’azione della Convenzione di Faro e dell’Agenda 2030, il progetto perseguirà l’idea delle “comunità patrimoniali”, intese come aggregazioni di persone che si riconoscono – nella diversità – attorno ad un principio di eredità comune, di cui si condivida la rilevanza, l’urgenza di tutela e il desiderio di trasmissione alle generazioni future.
La platea ampia e diversificata cui il progetto si rivolge comprende il pubblico delle scuole, dei residenti, dei contesti associativi e delle comunità religiose.
Leva prevalente delle iniziative proposte (elaborazione di strategie didattiche, kit di lavoro per docenti sull’educazione alla cittadinanza, organizzazione di dibattiti pubblici, eventi espositivi, proiezioni, percorsi di visita, Scuole di storia orale) sarà la narrazione, che ci si propone di promuovere e documentare, archiviandone di risultati in una forma multimediale (scritta, audiovisiva, fotografica), di piena accessibilità e comprensione.
Irene Baldriga
Professore associato presso Sapienza Università di Roma, dove insegna Museologia, Politiche del Museo, Patrimonio e Cittadinanza, Didattica del Museo. E’ coordinatrice del progetto di terza missione Paesaggi di Confine. Modelli di narrazione partecipata. Dal febbraio 2024 è Delegata delle Rettrice per il Public Engagement di Sapienza.
I suoi studi si sono concentrati principalmente sul rapporto arte-scienza tra Italia e nord-Europa, sulla storia del collezionismo artistico e scientifico tra XVI e XVII secolo, sulla storia sociale dell’arte in ambito nordico. Negli ultimi anni, si è occupata di temi di museologia, didattica e narrazione del patrimonio, tutela, comunicazione e valorizzazione dei beni culturali, studi sui visitatori. In questo particolare settore, ha collaborato con musei e istituti di ricerca internazionali (Musei Vaticani, Ecole du Louvre, INHA, Centro de Estudios del Museo del Prado). Nel 2016, il governo francese le ha conferito il titolo di cavaliere dell’Ordine delle Palme Accademiche. È membro del comitato scientifico del GREM, il Groupe de Recherche Éducation et Musées dell’Università del Québec à Montréal, ed è ricercatore esterno del gruppo HISTARA (Recherches en histoire de l’art, des représentations et de l’administration dans l’Europe moderne et contemporaine) dell’Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi.
Irene Baldriga è professore associato presso l’Università Sapienza di Roma, dove insegna Museologia e Didattica del Museo.
Antonella Sbrilli
È è docente di Storia dell’arte contemporanea alla Sapienza Università di Roma, redattrice di riviste e siti culturali, curatrice di mostre e di progetti multimediali.
Le sue ricerche sono rivolte alle relazioni fra arte, scrittura, gioco e tempo, con la messa a punto di formati interattivi che hanno condotto alla creazione di raccolte di dati per la storia dell’arte e la letteratura, immagini esplorabili, giochi per canali digitali.
Dal 1996, quando ha realizzato gli esercizi interattivi per la collana CdArt (Repubblica – Giunti Multimedia) si occupa di applicazioni dell’informatica alla storia dell’art con pubblicazioni (Storia dell’arte in codice binario, Guerini 2001; Computerisation, Digitization and the Internet, in Art History and Visual Studies: a Handbook, Brill 2012; La storia dell’arte e il digitale, in Digital Humanities. Metodi, strumenti, saperi, a cura d F. Ciotti, Carocci 2023);
con progetti di mostre multimediali (Il Cerchio dell’arte, Centro Trevi, Bolzano, 2011);
con la realizzazione di siti di documentazione storico-artistica, fra cui quello dedicato alla storica dell’arte e scrittrice Marisa Volpi.
Dal 2021 coordina la campagna di digitalizzazione della rivista “Storia dell’arte”, fondata nel 1969, di cui coordina anche la sezione web In tempo reale.
Sul tema dei rapporti fra arte e gioco ha ideato e co-curato con Ada De Pirro la mostra Ah, che rebus! Cinque secoli di enigmi fra arte e gioco in Italia, (Roma, Istituto Nazionale per la Grafica 2010-11);
ha tenuto rubriche di giochi di argomento storico-artistico con i lettori di “Ars”, di “Pagina99” e di “alfabeta2”, in parte raccolti nel volume Stare al gioco. Intermezzi ludici e replicabili fra parola e immagine (DeriveApprodi, alfabeta2, 2019).
Ha partecipato a numerosi convegni su videogiochi, ricerca e patrimonio culturale, collaborando con trasmissioni radiofoniche, festival, mostre e musei, fra cui la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma (TU M’inviti, 2012 e Giochi di Sala, 2015).
Con Maria Stella Bottai ha co-fondato il blog art-usi.it, osservatorio sull’uso di modalità ludiche nella formazione.
Su questi temi, per l’edizione 2016 dei Dialoghi di Pistoia ha tenuto la conferenza Sguardi dell’arte sul gioco.
Sul tema arte, scrittura e tempo, cura da anni una raccolta di descrizioni dei giorni nella letteratura, pubblicata in volume dall’editore Giunti col titolo Il gioco dei giorni narrati (1994, 2021), trasformata nel sito diconodioggi.it (e nei relativi account social) e collegata al tema della memoria e della mnemotecnica quotidiana.
Per il convegno Giochi di memoria, curato da Umberto Eco all’Università di San Marino, ha contribuito con il testo Memoria per le date. Date per la memoria (Guaraldi, 2013).
Dal tempo nella narrazione a quello nella rappresentazione artistica, la raccolta ha dato origine alla mostra, co-curata con Grazia Tolomeo, dal titolo Dall’oggi al domani. 24 ore nell’arte contemporanea (Roma, Museo Macro, aprile-ottobre 2016).
Come socia dell’International Society for the Study of Time (ISST), tiene la rubrica Visualizing Time. A Recent Survey of Time-Based Art per il magazine “Time’s News”.
Stefano Scialotti
Ideatore e regista di film documentari nel campo dei diritti umani e dei beni culturali.
In particolare è specializzato in biografie di Artisti, (www.stefanoscialotti.it), prodotti sperimentali multimediali nel settore dell’infanzia e in quello dei beni culturali e nuove tecnologie della comunicazione.
Collaborazioni
Ministero Affari Esteri, CNR, Ministero Beni e Attività Culturali e Turismo, Enciclopedia Treccani, Fondazione Biennale di Venezia, Museo nazionale Romano, EXPO 2015 Padiglione Italia, ENEA, GSE, RAI3, RAINews24, Fondazione Symbola, Comunità di Sant’Egidio, Ass. Red Carpet for All, Università La Sapienza.
Con il Ministero Affari Esteri per DG Sistema Paese ha realizzato una serie di filmati sulla partecipazione italiana alle Biennali d’arte nel mondo, sulla Collezione Farnesina e oltre 40 filmati per Europalia Italia 2004.
Con il Ministero Affari Esteri Cooperazione Italiana ha realizzato una serie di film documentari nei settori dei diritti umani, dell’integrazione e della cooperazione allo sviluppo Sotto il cielo di Baghdhad, African Women, Cuento Musical, Ecoutez les enfants, Moi Pi Bai Cambodia, L’education inclusive- Mbour Senegal.
Ultimi prodotti significativi
TECNOLOGIE MULTIMEDIALI E BENI CULTURALI
2012-2021 MUSEONAZIONALE ROMANO-TERME di DIOCLEZIANO. Prodotti multimediali.
2014-2015: EXPO2015. Film per WEB Magazine Padiglione Italia
2010-2011 MARENGO MUSEUM video istallazioni. Provincia di Alessandria.
2008-2010 ITALIDEA. Realizzazione dei prodotti multimediali. MAE
ARTI VISIVE
2019 MARIA LAI biografia video. Sardegna Film Commission
2011 MATERA CITTA’ NARRATA Regione Basilicata, CNR.
2010 STEFANO USSI biografia Ministero Affari Esteri
2008 DAK’ART 8° Biennale Arte Africana. Onlus Pianoterra.
2005 COLLEZIONE FARNESINA a DELHI filmato. Ministero Affari Esteri
2004 BIENNALE SHANGAI filmato. Ministero Affari Esteri
2004 EUROPALIA: La Cultura Italiana in Europa. Ministero Affari Esteri
2004 TRAUMWELT Plessi al Gropius Bau di Berlino. Ministero Affari Esteri
DOCUMENTARI
2022-2023 LA VELA AL TERZO Venezia. Ass. Vela Al Terzo.2021 AIDA CAMP Palestina. Campagna Contro tutti i muri2018 THE FRIENDSHIP PARK ( USA-Messico) Campagna Contro tutti i muri2011-2015 CUENTO MUSICAL (Guatemala) Cooperazione Italiana MAEMOI PI BAI CAMBODIA ( Cambogia) Cooperazione Italiana MAEECOUTEZ LES ENFANTS (Senegal). Cooperazione Italiana MAE2011 AFRICAN WOMEN premio WWF Festival del Cinema di Roma. Dinamolab –Cooperazione Italiana.
VOLONTARIATO
2017-2022 Viaggi nellaBiennale di Venezia Arte e Architettura con RED CARPET for ALL e persone con varie disabilità
ARTE MIGLIORE VENEZIA GIARDINI https://vimeo.com/234328407
BIENNALE 22- VISITA ALL’ARSENALE https://vimeo.com/773436074
BIENNALE 22- VISITA AI GIARDINI https://vimeo.com/773466144
2022 Comunità di Sant’Egidio, Università La Sapienza
MOSTRA DIS/INTEGRATION https://vimeo.com/677634596
Giovanna Mori
Nata in Austria da una famiglia di musicisti, studia a Parigi. École du Cirque A. Fratellini e all’Ecole J. Lecoq. A Parigi lavora col Theatre de la Calcophane. Si trasferisce in Germania dovemette in scena lo spettacolo LOVETIME. Poi torna in Italia. Da fine anni ’80 al 2000 è parteinsieme a Rosa Masciopinto del duo OPERA COMIQUE. Insieme scrivono e mettono in scena 8 spettacoli. In quegli anni lavorano anche come attici e autrici in numerose trasmissioni televisive e soprattutto radiofoniche. Sono ancora più numerose però le trasmissioni che rifiutano. Dopo lo scioglimento del duo il loro ultimo spettacolo “Mi Lascio” scritto con Jean
Claude Carriere (sceneggiatore di Bunuel , Tati, Peter Brook ) e prodotto alla Fémis di Parigi viene ripreso da Giovanna come monolgo con la regia di Maurizio Panici.
Insieme a Jacob Olesen è attrice e autrice dello spettacolo “Oibo’ sono morto” PREMIO FEDERGAT 2010. Lo spettacolo “PREGO” da lei scritto e interpretato vince il Premio Federgat 2015.
Dal 2000 è docente e co/direttrice della scuola del Teatro di Anghiari (AR). Tiene regolarmente seminari a: Università di Nantes, Central Saint Martins College of Art and Design London, Wansee Forum Berlino, San Pietroburgo, Torino, (master teatro sociale 2011/2013) Roma, Aosta, Anghiari….. Dal 2000 oltre che per il teatro scrive sceneggiature per il cinema: “Riprendimi” Regia di Anna Negri, “Italian movie” scritto con Matteo Pellegrini e Paolo Rossi, “Leone nel basilico” scritto con Leone Pompucci per la regia di Leone Pompucci.